Santa Chiara d’Assisi

“S. Chiara d’Assisi” – A. Miglionico, olio su tela, XVII sec.
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Chiara nasce ad Assisi alla fine del XII secolo (1193) da Favarone di Offreduccio e da Ortolana, di famiglia aristocratica, in un’epoca di grandi contrasti sociali. Vive la vita di qualsiasi giovane di quel tempo, “accogliendo con cuore docile dalla madre i primi insegnamenti della fede e allo stesso tempo si lascia formare e istruire dallo Spirito Santo.”

Chiara in giovane età sente parlare di Francesco e la radicalità della conversione del santo la impressiona certamente a tal punto da percepirla come  l’inizio di una vita completamente diversa. Gli anni che passano tra la scelta di Francesco e quella di Chiara sono anni in cui l’ascolto degli insegnamenti del santo imprimono nel suo cuore un amore sempre più ardente per Gesù povero e crocifisso.

La vicenda vocazionale di Chiara inizia nella notte della domenica delle Palme, quando  fuggita dalla casa paterna, davanti all’altare della cappella di S. Maria degli angeli nella Porziuncola, riceve la tonsura e la velazione da Francesco. Gesto liturgico in quanto vissuto in un contesto di preghiera alla presenza dei frati che accolgono Chiara cantando le lodi al Signore, gesto penitenziale, perché a partire da quel segno, Chiara entrerà a far parte della fraternitas di Francesco  avendo fatto, come i suoi primi compagni, la scelta radicale di  vendere tutti i suoi beni e di darne il ricavato ai poveri. La rinuncia ai beni e ad ogni forma di possesso è la condizione sin dagli inizi per entrare in questa forma di vita, è una scelta di vilitas e di minoritas accanto agli ultimi. Raggiunta dalla  sorella Caterina (Beatrice), dalla fidata amica Benvenuta e con altre compagne fisserà la loro dimora  a S. Damiano. Qui nei primi anni di prova e di ricerca la fraternità contemplativa delle Sorelle Povere comincerà a prendere forma attraverso l’insegnamento di Francesco che scrive per loro una semplicissima forma di vita:

“ Poiché per divina ispirazione, vi siete fatte figlie ed ancelle del sommo Re, il Padre celeste, e vi siete sposate allo Spirito Santo, scegliendo di vivere secondo la perfezione del santo vangelo, voglio e prometto di avere sempre di voi come dei miei frati, per mezzo mio e per mezzo loro, cura diligente e sollecitudine speciale” .

S. Damiano diventa allora il luogo dove questa prima cellula femminile di esperienza francescana inizia la sua avventura evangelica vivendo in Santa Unità e Altissima Povertà promettendo fedeltà all’insegnamento di Francesco, di cui Chiara si professa pianticella, e ai suoi successori, per vivere sempre secondo il santo Vangelo nella povertà e umiltà del Signore Gesù e della Santissima Madre.